Perdere un certo numero di capelli al giorno è normale, ma lo stress prolungato, carenza di vitamina D, il cambio di stagione possono essere alcune delle cause che mettono alla prova la forza dei nostri capelli, facendoli cadere.
È da dopo la fine dell’estate che ci si lamenta del problema caduta dei capelli, o meglio lo si nota di più. Di fatto si perdono fino a 100 capelli al giorno ed è normale. La caduta dei capelli rientra tra le questioni più comuni e più discusse tra le donne (anche tra gli uomini, ma non lo dicono).
Quello che accade però con l’esposizione al sole dell’estate è che il nostro cuoio capelluto sottoposto a uno stress ossidativo superiore rispetto ad altri periodi dell’anno ne risente.
Gli effetti dei raggi solari possono, infatti, influire negativamente sullo stato di salute dei capelli e comportare una loro inaspettata e intensa caduta. In più a questa causa esterna si aggiungono anche altre variabili più o meno incisive, dal cambio di stagione, alla ripresa della vita lavorativa impegnativa, ad altre concause come eventi specifici come la gravidanza o l’allattamento, in questi casi ci troviamo di fronte a dover affrontare la caduta reazionale dei capelli scatenata da uno o più eventi periodi di stress, choc emotivi, diete, trattamenti farmacologici.
Si manifesta con la perdita improvvisa e massiccia di un numero di capelli significativo (più di un centinaio al giorno) nei 2-4 mesi successivi all’evento scatenante: i capelli cadono “a ciocche”, diffusamente, e il fenomeno interessa l’intera capigliatura.
Quando si affronta il problema sfoltimento della chioma le cause scatenanti possono quindi essere tante. Eccone alcune:
Squilibri ormonali: squilibri e cambiamenti ormonali, come un calo degli estrogeni nella donna, possono portare a una caduta dei capelli. Tale calo può verificarsi in diversi fenomeni: scompensi ormonali dovuti a diete, o disturbi alimentari, o cambiamenti nella vita come la menopausa o dopo una gravidanza/allattamento.
Alimentazione: un’alimentazione sbagliata, carente di aminoacidi o di proteine o di certe sostanze come zinco e vitamina D, per cui il capello non ha l’energia necessaria al suo ciclo vitale e si “scarica”, allungando la fase in cui esso cade a svantaggio della fase in cui il capello cresce.
Stress quotidiano: per quanto invalidante, non è mai causa di perdita di capelli. Lo può esser invece uno stress intenso e prolungato, che va a debilitare l’organismo e a togliere energia allo stesso. Consideriamo, infatti, che il ciclo biologico del capello è ad altissima energia, quindi quando c’è carenza di energia i capelli ne risentono subito, diventano sottili, si spezzano e cadono.
Cambio di stagione: si tratta di un fenomeno legato alla stagionalità: tra agosto e settembre è massima la proporzione di capelli in fase di crescita, ovvero quella in cui il capello è ancora in sede nel follicolo ma le sue attività vitali sono praticamente concluse, di fatto non cresce più e a breve finirà per cadere. In estate, quindi, la percentuale di capelli destinati a esser persi nel giro di poche settimane è massima mentre in inverno è ridotta.
Fattori ereditari e situazioni patologiche: Qualche volta la perdita dei capelli intensa e prolungata è dovuta a una condizione patologica dell’organismo, come una disfunzione tiroidea o intestinale. La forma più comune di caduta di capelli è tuttavia l’alopecia androgenetica, che si trasmette geneticamente sul cromosoma X: ai figli maschi, quindi, la trasmette la mamma e non il papà.
Fumo: Il fumo agisce negativamente sulla circolazione sanguigna, danneggia il DNA del follicolo pilifero e ne aumenta il rischio di infiammazione, determina uno sbilanciamento nell’equilibrio del tessuto epidermico durante la crescita del capello. Inoltre, il fumo, anche passivo, aumenta gli ormoni maschili e proprio per questo motivo sarebbe associato al maggiore rischio di alopecia androgenetica.
Sole e smog: i raggi solari, se molto forti e diretti, inducono morte cellulare dei bulbi, esattamente come dei fibroblasti della cute; lo stesso processo è indotto anche dalle polveri sottili e dai metalli pesanti che si depositano su capelli e cuoio capelluto in chi vive nelle grandi città molto inquinate, causando il cosiddetto “scalpo sensibile”, ovvero una infiammazione indotta da queste sostanze.
Il mio consiglio
Il mio consiglio, in alcuni casi è comunque consultare l’omeopata di fiducia, per poter contrastare la caduta dei capelli anche dall’interno.
Molto si può fare anche dall’esterno. Ecco i miei consigli per prevenire e curare la caudata della chioma:

- Aiuta a combattere la caduta dei capelli
- Riattiva le funzioni del cuoio capelluto migliorano la micro-circolazione e aumentano l’apporto di ossigeno e nutrimento
- Promuove la moltiplicazione dei follicoli, per una crescita più rapida e sana dei tuoi capelli
- Combatte l’invecchiamento precoce del capello e protegge dalle aggressioni esterne
- Rafforza il bulbo pilifero: i capelli saranno più forti e più vigorosi

Indispensabile per la continua lotta all’inquinamento, per capelli più puliti e vitali più a lungo.
Deterge a fondo la cute, le radici e le lunghezze dei capelli. Disintossica e purifica il cuoio capelluto assorbendo e la- vando via le particelle inquinanti.

Per rallentare la caduta dei capelli o per far crescere chiome più forti, prova il nuovo shampoo a base di Liquirizia, Cannella, Anice stellato e olio di Vinaccioli. Dona volume ai capelli, anche a quelli più fini, restituisce energia alla fibra capillare stressata mentre stimola il bulbo pilifero. Aiuta a prolungare la vita ai capelli e a contrastarne la caduta.